L’ascendente che ha su di me
L’ascendente che ha su di me
Nello splendido panorama dei nostri Insegnamenti, tutti fonte di stimoli e apprendimento sulla Via, un posto particolare occupa per me l’Agni Yoga, un posto che si è andato rafforzando nel tempo, a mano a mano che ho compreso perché ha creato e continua a creare l’ascendente che ha su di me. Oggi rivedo con chiarezza alcuni effetti che si sono succeduti negli ultimi vent’anni.
Il primo fu lo stupore di un linguaggio che parla direttamente, che mi chiamava senza mezzi termini a una verifica onesta delle motivazioni alla base delle mie scelte. Sono stato aiutato a uscire dalle incertezze e a prendere responsabilmente una direzione, sottoposta frequentemente da me stesso a una validazione e una conferma.
Successivamente ha acquistato per me rilievo la trasparenza con cui la vita del Maestro e dei Roerich viene portata a testimonianza delle parole. Così ho studiato la vita di Elena e Nikolaj, sentendoli umanamente e profondamente vicini come dei grandi Fratelli maggiori.
In tempi più recenti, attraverso lo studio e la meditazione sui libretti, ho percepito l’importanza dell’Agni Yoga in un modo ulteriore. Il Maestro rifugge dal darci uno schema “definitivo” di comprensione della vita spirituale e fisica dell’uomo, del pianeta e dell’Universo: nell’Agni Yoga non ci sono elenchi, tabelle, prospetti, schemi. C’è soprattutto ciò che chiamerei una “spinta energetica”.
L’Agni Yoga non crea una religione, non massifica, mi educa a essere me stesso. Ciò è attuato con la modalità che conosciamo, attraverso i versetti, che hanno la singolare proprietà di avere ciascuno vita propria, un pensiero compiuto e autonomo. Ogni versetto è un quanto di energia, diretto come una freccia, che mi stimola a “scavare” nel pensiero del Maestro, a penetrarvi e a farlo il più possibile mio.
G. C