Il fuoco arde, ma ben protetto in un luogo profondo
Il fuoco arde, ma ben protetto in un luogo profondo
Un altro ciclo di Agni è passato, quasi impercettibilmente, perché l’ultimo incontro plenario mi sembrava fosse stato ieri. I segni dell’età che scorre inesorabile sono evidenti nel fatto che comincio a contare gli Agni che passano. Qual è il frutto specifico di quest’anno? Direi che è qualcosa di sottile e misterioso, perché mentre i primi anni di cammino hanno prodotto risultati vasti ed immediatamente percepibili sulla mia coscienza, quest’ultimo è stato un momento di piccole cose, piccole acquisizioni, piccole crescite. È finita, o forse solo rimandata ad altra occasione, l’età del guerriero in battaglia, l’età delle ascese ripide, l’età dei risultati brillanti e visibili: adesso è subentrata l’età dell’osservatore discreto che guarda, ascolta, tace, soppesa, commensura, aspetta e riflette.
Il fuoco arde, ma ben protetto in un luogo profondo, meno accessibile di prima, ma non per questo è meno efficace perché, se pur non avvampa nel falò, illumina la via del cuore per lunghi tratti.
Il tema che ho affrontato maggiormente quest’anno è stato quello dell’energia psichica. Il Maestro ne parla continuamente e la considera come qualcosa di acquisito per tutti, come la base di ogni comprensione e di ogni azione del discepolo. Eppure io ho sempre fatto fatica a percepirla, accettandone l’esistenza sempre e solo come purissimo atto di fede. In tempi recenti ho cominciato ad attribuire a questa energia degli effetti veri e tangibili. Ho incominciato a sperimentarla inizialmente tramite eventi negativi, cioè momenti in cui dei miei pensieri dubbiosi, ostili e disfattisti hanno paralizzato l’ambiente circostante, tanto che nel giro di pochi minuti mi si era bloccato il computer, il router, una batteria al litio, il cellulare e il quadro elettrico della macchina. Ma nel giro di altrettanti pochi minuti, una volta che avevo capito cosa era successo a livello energetico, una volta che mi sono messo nella posizione dell’osservatore e che ho avuto piena coscienza delle onde di negatività che stavo sprigionando, improvvisamente tutte queste cose hanno ricominciato miracolosamente a funzionare. La stessa cosa – questa volta in positivo – mi è capitata osservando che quando incontro delle persone e attivo l’apertura del cuore, tutto ciò che avviene nell’incontro è totalmente in sintonia con le energie psichiche che ho utilizzato. Quindi, seppure con mezzi sempliciotti e limitati, una piccola verifica del significato e delle qualità dell’energia psichica sono comunque riuscito a sperimentarli su di me. Sono ben lontano da ogni forma di maestria e da tutte le sottigliezze mirabili di cui parla il Maestro, ma si comincia sempre e solo con piccoli passi esitanti.
Altra cosa evidente nell’ultimo anno è che l’Agni – energia potente – non è più totalmente distinta dalle altre, ma si è integrata con tutte le forze che agiscono nella e sulla mia coscienza, cosa che ha dato armonia e vigore a quelle forze interiori che sono il carburante del mio cammino. Una tappa, questa, meno appariscente, meno luccicante, ma ugualmente importante.
Mi sento sempre più aiutato, sento che l’aiuto sarebbe disponibile facilmente per tutta l’umanità se venisse adeguatamente invocato ed accettato. E la gioia dentro di me è stabile, senza cali né sfilacciature, solida ed incrollabile.
A.L.